Fotovoltaico organico? I nuovi moduli che promettono maggiore efficienza

Importanti risultati nello sviluppo di celle e moduli fotovoltaici organici. La ricerca e lo sviluppo sui materiali organici nel processo di produzione fotovoltaico studia l’integrazione di polimeri, molecole e coloranti fotoattivi in sostituzione ai semiconduttori inorganici.

Recentemente, un gruppo di ricerca tedesco ha ottenuto due record di livello mondiale, con valori certificati dal Fraunhofer ISE. I moduli fotovoltaici sviluppati registrano un’efficienza di conversione del 12,6% su un’area di 26 centimetri quadrati e del 11,7% su una superficie di 204 centimetri quadrati. In termini pratici, queste performance lasciano presagire pannelli più efficienti e verosimilmente meno costosi.

Il processo di ricerca è in una fase avanzata di sperimentazione e si pensa che i futuri prodotti potranno contare su molte qualità invidiabili rispetto ai convenzionali pannelli in silicio, come ad esempio una maggiore flessibilità e una leggerezza estrema.

Il progetto in atto presso l’Università Friedrich-Alexander, prevede l’applicazione di componenti organici direttamente su pellicola o substrati in vetro.

Lo studio è attualmente incentrato sull’ottimizzazione delle celle e sulla riduzione dello spazio inattivo presente tra le componenti necessarie alle connessioni elettriche. Bisogna considerare infatti che nella tecnologia attualmente sul mercato c’è una importante porzione di pannello che è di fatto inattiva, nel senso che non è in grado di produrre energia e incide quindi negativamente sull’efficienza  per centimetro quadrato del singolo dispositivo.

Oggi i moduli fotovoltaici organici sono ancora  in fase di studio e perfezionamento, ma in prospettiva possono ritagliarsi uno spazio all’interno del mercato fotovoltaico nel corso del prossimo decennio.

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