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Il futuro è iniziato nel 2000.

Senza quasi accorgermene sono passati ormai vent’anni da quando Roberto ed io iniziammo, come per scommessa, questa nuova impresa. Non sapevamo esattamente che cosa avremmo realizzato nel tempo, ma sapevamo chiaramente in che modo l’avremmo voluto realizzare. Nella spensieratezza di allora entrambi aspiravamo alla costruzione di un qualche cosa di nostro, profondo e condiviso.

Qualche anno dopo prendemmo strade diverse, io rimasi in 2R Impianti e Roberto si dedicò ad altre sue nuove attività, ma è grazie alla sua tenacia nel convincermi a provare tale nuova sfida, che 2R è nata passo dopo passo e rimane senz’altro il più bel regalo che poteva farmi come amico e per questo lo ringrazio.

Nel corso di quest’ultimi vent’anni ho maturato sempre più l’idea di ciò che mi sarebbe piaciuto davvero creare, quello che oggi è la nostra azienda. Abbiamo ancora molto da fare ed essere più avanti rispetto agli altri non significa aver terminato il proprio compito.

Arrivavo da una circostanza lavorativa difficile, da un’azienda complessa e guardando al passato, sapevo con esattezza che le crescite veloci non funzionano. Di conseguenza si è fatto tesoro di ciascuna delle esperienze condivise assimilandole ad una ad una al fine di sbagliare meno anche se, si sa, si sbaglia lo stesso.

Ho aspettato il tempo necessario e qualche anno fa ho ritenuto vi fossero le giuste condizioni come Gruppo per poter affrontare nuove responsabilità. Il tempo ha portato con sé delle nuove possibilità ed abbiamo iniziato ad affrontare impegni sempre più laboriosi, i quali ci hanno permesso di crescere a nostra volta assieme a loro.

Seppur non sia stata una crescita lenta è stata assodata ed ora la nuova sfida consiste nel mantenere e consolidare quanto abbiamo realizzato. Fino a qui è stato compiuto un lavoro speciale e sono sicuro riusciremo anche nel suo proseguo.

Voglio ringraziare le persone che mi hanno permesso di costruire quanto è stato fatto fino ad oggi, persone meravigliose, responsabili, determinate e talvolta severe.

Ringrazio a mia volta le loro famiglie che con amore comprendono e condividono così i sacrifici, così i successi che questo lavoro sa riservare. Lo so, il nostro non è un lavoro facile, siamo a servizio degli altri, ci alziamo presto al mattino e alla sera non arriviamo mai alla stessa ora. Siamo erranti, non siamo mai nello stesso luogo e forse è proprio per questo che è così bello quello che facciamo.

Concludo dandoci appuntamento fra una decina d’anni, al futuro Trentesimo. Allora spero di essere seduto a tavola, tra gli invitati, ascoltando il discorso di Natale di uno di quei ragazzi che cresciuto avrà preso il mio posto.

 

Grazie di cuore.

Ruggero Tajariol

Azzano Decimo, 21 Dicembre 2019