Le fonti di energia rinnovabile sono un’opportunità importante per ridurre l’impatto ambientale e la dipendenza dalle risorse non rinnovabili.
Tra le più importanti ci sono l’energia solare, eolica, geotermica e idroelettrica.
In questo articolo, concentreremo l’attenzione sull’energia idroelettrica, un pilastro significativo della produzione energetica sostenibile.
L’antica storia dell’energia idroelettrica
Le origini dell’energia idroelettrica risalgono all’antichità, quando Greci, Romani e Arabi usavano l’acqua per azionare mulini e ruote idrauliche. Nel 1800, in Europa si sviluppò la turbina motrice, mentre negli Stati Uniti nacque la prima centrale idroelettrica alle cascate del Niagara. In Italia, l’energia idroelettrica divenne la principale fonte di energia fino al primo dopoguerra.
Una lunga storia che, insieme alle nuove tecnologie, permette di trasformare in elettricità sino al 90% circa dell’energia dell’acqua, una percentuale quasi tre volte superiore al livello di efficienza delle fonti convenzionali.
Come si crea l’energia idroelettrica?
L’energia idroelettrica sfrutta il movimento dell’acqua, che può provenire da fiumi, cascate o dighe, per produrre elettricità.
Il meccanismo è abbastanza semplice: l’acqua passa attraverso delle turbine che trasformano l’energia cinetica dell’acqua prima in energia meccanica e poi in energia elettrica con l’ausilio di un generatore.
Le caratteristiche di una centrale idroelettrica:
Esistono due tipologie di centrale idroelettrica:
- Centrali idroelettriche a salto
Sfruttano grandi altezze di caduta e sono caratterizzate da un bacino idrico più o meno grande (come la diga). Il vantaggio di avere un bacino è quello di poter gestire la quantità di acqua da mandare alla centrale e, di conseguenza, la quantità di energia prodotta. Questo permette una maggior elasticità nel soddisfare le esigenze energetiche dell’area di riferimento. - Centrali idroelettriche ad acqua fluente
Non utilizzano grandi salti, ma piccoli dislivelli. Di solito questo tipo di impianto viene costruito direttamente lungo il corso di fiumi e per questo motivo la sua capacità di produrre energia è piuttosto stagionale. Se infatti il fiume è in magra o con una portata troppo bassa, la produzione di energia può ridursi o arrestarsi.
Vantaggi e svantaggi delle centrali idroelettriche e della sua energia?
Analizziamo i vantaggi e gli svantaggi delle centrali idroelettriche rispetto all’energia prodotta.
Vantaggi:
- Flessibilità ed efficienza. La potenza degli impianti può essere adattata velocemente alle nuove esigenze. Inoltre, l’energia prodotta ha un costo per kilowattora molto competitivo.
- Lunga durata. Una centrale idroelettrica ha una vita operativa potenziale di un secolo. Un tempo sufficiente per produrre una grande quantità di energia sostenibile.
- Meno CO2. Le centrali idroelettriche non producono anidride carbonica, portando grandi vantaggi all’ambiente e alla salute delle persone.
Svantaggi:
- La costruzione di dighe. Se non sono progettate correttamente, le dighe possono avere un impatto negativo sull’ambiente circostante, influenzando il regime idrico naturale e alterando gli ecosistemi fluviali.
- L’investimento iniziale. La costruzione di un impianto idroelettrico è tutt’altro che irrisorio e può dare luogo a deturpazioni dell’ambiente e disboscamenti in paesaggi montani.
- Rumorosità dell’impianto.
- Dipendenza dagli agenti atmosferici.
Nonostante gli svantaggi, l’energia idroelettrica potrebbe avere un ruolo ancora più importante nel futuro energetico sostenibile globale. Già oggi questa risorsa è largamente usata anche da paesi particolarmente energivori come Cina, Brasile e Canada. Un corretto utilizzo su larga scale è possibile solo attraverso l’utilizzo tecnologie di avanzate e attraverso una precisa e corretta pianificazione ambientale.