L’efficienza per metro quadrato dei pannelli solari è molto più importante della loro potenza nominale, soprattutto quando ci sono dei limiti di spazio, come ad esempio sul tetto di una casa.
L’evoluzione tecnologica ha introdotto sul mercato moduli con potenza nominale sempre più elevata ma con dimensioni sempre maggiori. Questo perché i wafer di cui sono costituiti i pannelli solari sono sempre più grandi. Basti pensare che nel 2012 lo standard era di 15,6 cm, oggi i produttori utilizzano oggi wafer fino a 21,0 cm. All’aumento dei Wp, quindi, aumentano anche le dimensioni dei moduli, ma non accade altrettanto per la produttività per metro quadrato.
“Per una corretta valutazione dei moduli da inserire in un impianto fotovoltaico è necessario considerare, insieme al prezzo e alla potenza nominale, la produttività per mq. In ambito residenziale, ad esempio, moduli piccoli e molto efficienti sono preferibili in quanto lo spazio su tetto è limitato e spesso con la presenza di lucernari o camini creano vincoli ulteriori.”
Fabrizio Limani, Panasonic Solar.
Perché è bene scegliere moduli piccoli e più efficienti? Confrontiamo due moduli diversi, che chiameremo A e B.
Mentre A possiede una potenza nominale di 350 Wp, dimensioni di 1,86 mq e un’efficienza di 187 Wp/mq, il modulo fotovoltaico B, mostra dimensioni ridotte, pari a 1,66 mq, e una potenza nominale inferiore, pari a 340 Wp. Nonostante questi dati l’efficienza risulta essere di 204 Wp.
Questo valore dimostra come il modulo B, nonostante sia più piccolo di A, è caratterizzato da una maggiore efficienza.
Installare moduli con dimensioni maggiorate non compromette solamente l’efficienza, ma incide negativamente anche sulla resistenza e sull’affidabilità del prodotto. Questo perché l’utilizzo di wafer più grandi accelera lo sviluppo di eventuali microfessure in quanto i produttori, per ridurre il peso dei moduli, utilizzano lastre di vetro più sottili.