Impianti e Ospedali 4.0

Le emissioni derivanti dai sistemi sanitari di tutto il mondo si attestano al 4,4% del totale globale, fonte Health Care’s Climate Footprint. Parliamo dell’equivalente di 514 centrali a carbone. Se il settore healthcare fosse una nazione, sarebbe la quinta nazione più inquinante al mondo.

Si tratta di dati impressionanti, tanto più perché associati a enti che di fatto operano per la nostra salute.

Le emissioni provenienti direttamente dalle strutture ospedaliere rappresentano il 17% delle emissioni totali, mentre le emissioni indirette derivanti dall’acquisto di elettricità rappresentano il 12% del totale. La parte più grande, 71%, è legata principalmente alla catena di fornitura del settore healthcare, ossia la produzione, il trasporto, l’uso e lo smaltimento di beni e servizi che il settore consuma.

 

Per quanto necessario, il consumo energetico degli ospedali va sottoposto quindi a interventi di efficientamento energetico che incidono sulle emissioni dirette e indirette della struttura e dei servizi. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) varato dal governo italiano ha stanziato fondi per investimenti nell’efficienza energetica, e gli ospedali stanno facendo da apripista a un nuovo modo di fare risparmio energetico.

Diventa quindi di fondamentale importanza concepire e organizzare l’ospedale in maniera intelligente e sistemica dal punto di vista energetico, garantendo standard di efficienza e consumi contenuti in grado servire pazienti e personale in maniera efficace. Per questo motivo la rivoluzione dell’ospedale 4.0 è uno dei binari principali della transizione energetica.

Per arrivare a definire strutture ospedaliere efficienti energeticamente sono indispensabili tecnologia e la digitalizzazione dei processi. Inoltre l’ospedale deve avere a cuore la cura e il benessere dei pazienti, anche attraverso l’attenzione alla qualità dei luoghi: ambienti illuminati, aerati e con livelli ottimali di temperatura e umidità.

In Italia la speranza di vita sempre maggiore, assieme al tasso di natalità più basso d’Europa, comporteranno un veloce invecchiamento della popolazione e una crescita della domanda di cure e assistenza sanitaria. Nel campo si stanno sperimentando forme di digitalizzazione della cura come telemedicina, monitoraggio a distanza dei pazienti. L’ospedale 4.0, come presidio sanitario per eccellenza del territorio dovrà trovarsi preparato per questo fenomeno, anche dal punto di vista dei consumi energetici.

Condividi questo articolo